Da un po’ di mesi a questa parte mi sono iscritta ad un sito
gratuito di “amici di penna”.
La cosa è partita un po’ dalla necessità di praticare l’inglese
senza infognarmi nelle solite lezioni settimanali che, dopo averle frequentate
per anni (anche in modalità one-to-one con insegnante madrelingua) francamente mi
hanno abbastanza stancato.
Per la verità, nel risistemare qualche angolo dell’armadio,
mi è venuta in mano una scatola da scarpe rossa dove dentro, sorpresa sorpresa,
ho rinvenuto delle sgualcite vecchie lettere di quando, adolescente, tenevo una
lenta e faticosa corrispondenza con una ragazzina americana! Negli anni ’80 a
scuola, l’insegnante di inglese usava abbastanza incoraggiare queste
corrispondenze “pen pal” e ricordo che mi aveva dato questo nominativo.
Lo scambio letterario era durato qualche mese con una fatica
improba da parte mia che, obbligatoriamente, dovevo coinvolgere mia sorella per
le traduzioni! Dopo qualche scambio di piccoli regali (orecchini minutissimi,
braccialetti di corda e robe che potevano stare dentro ad una lettera) la
nostra relazione epistolare si interruppe quando io scrissi che, per merenda,
mangiavamo degli “snack”… ma scrissi “snake”, e lei non mi rispose piu’!
Ecco, per tornare “a bomba”, da circa l’autunno scorso mi
sono iscritta a questo sito di “pen pal”, versione moderna dello scambio
epistolare..
I lati positivi sono che non spendo soldi per i francobolli
e soprattutto la corrispondenza ci guadagna in termini di tempo!
Mi sono piovute richieste di amicizia (alcune alquanto
ambigue anche) e ho intavolato qualche chiacchera con persone che poi sono
sparite velocemente tanto quanto erano arrivate… ma a distanza di tempo sto
conservando una buona corrispondenza con una donna tedesca e un uomo iraniano.
E la cosa mi fa piacere. E’ piuttosto singolare e sto scoprendo abitudini e
tradizioni ben diverse dalle mie!
E tra l’altro faccio anche pratica di inglese in modo si’ obbligato
ma piu’ divertente!
E’ un modo per uscire dalla routine, relazionarmi con altre
persone oltre le solite che ho intorno, per pensare ad altro rispetto alle grane
quotidiane. Ma anche per aprire un po’ la mente, “viaggiare” quando non se ne
ha la possibilità in termini di tempo e denaro…
A conti fatti, ne sono contenta! Ho avuto una buona idea!