venerdì 23 settembre 2005

Vi sento bastardi! Lo so che mi state guardando. Non a me rivolgete i compassionevoli sguardi. Indietro! Lontani! Non ho bisogno di misero aiuto. Queste gambe mi spingono avanti. La mia forza e il dolore. Ma che ne volete sapere di cosa vuol dire. Come credete che sia stare male in mezzo a una strada. Stracci miseri di carne, sudore e saliva.
Lontani da me! Andate vi ho detto! Non cedo alla vostra pietà. Finché avrò questo cuore. Finché starò retta. Non cedo alle vostre lusinghe.
Io sbando, io tremo, mi piego, io barcollo, ma è sorte che devo accettare.
Tu! Lì, a destra! Ti avverto, non ci provare! Ti sbagli a pensarmi qui inerme. Ti aspetto con queste mie forze. La testa non mi abbandona. Ancora riconosco intenzioni.
Bastardi! Non mi ingabbierete, lo giuro su Dio! E va bene, spegnete le luci! Io vi vedo lo stesso. Vi vedo per quello che siete. Ombre nere e maligne abbassate i compassionevoli sguardi. Non ho bisogno di misero aiuto.


mercoledì 21 settembre 2005


Un piccolo omaggio

La notte è passione, lussuria,
creatività, movimento
di corpo e di mente.
La notte è immagini, è sogni
ad occhi aperti o dormendo.
E’ colori per ogni genere e tipo.
La notte è buio e paura.
Illusione svanita. E’ silenzio, solitudine
e morte.
La notte è più buia del buio,
è fredda ed abbraccia.
La notte è le stelle, coperta di luci.
Ladra emozione, sfuggente deruba.
E’ ombra che sale, avvolge, riempie.
E’ isola
tra porti assolati.
La notte è un incanto per mille parole
ed altrettanti silenzi.
E’ gioco di mani, di bocche
e dolcezza.
La notte è sorella,
guardinga compagna.
E’ implosa pazzia di vasti timori.
Odore acuto e pungente, fastidio di ossa.
La notte è severa,
giustezza che sfida intenzioni.
Accoglie, domanda, equilibrio apparente.
Amica e nemica
nel tempo che avanza.


giovedì 15 settembre 2005

Si puo' essere in ogni luogo e in ogni tempo ma ovunque ci sara' sempre la vecchia cara Rete. Porto sicuro a cui approdare. Un porto senza precise coordinate geografiche, dove siamo parole senza volto ne' sostanza. un porto dove ci si incontra, si discute, ci si sente meno soli talvolta o semplicemente al sicuro dall'essere dispersi e senza dimora.


Vi ringrazio per i commenti al mio precedente post, e vi ringrazio davvero per esserci.  Un abbraccio grande.

lunedì 5 settembre 2005

Nell'aria c'e' Autunno. Non fa dormire, rende malinconici e fa tornare sui propri passi amici e fidanzati del passato. Ci vorrebbe un antidoto. Penso si siano invertiti i ruoli, adesso diciamo "valli a capire gli uomini!". Eh gia', perche' dovrebbero darli con le istruzioni per l'uso. Cosi' capita di ritrovare persone che per un verso o per l'altro sono riusciti a deludere e a ferire, ripresentarsi alla porta come se nulla fosse accaduto, alla ricerca impossibile di chissa' quale riabilitazione... Non nego disponibilita' e buone intenzioni nei confronti di nessuno, ma di fronte a eclatanti scivoloni non riesco a tenere lo stesso comportamento di prima. La delusione in un rapporto porta a un cambiamento, al ridimensionamento delle proprie aspettative, alla consapevolezza della natura di chi ci sta nuovamente di fronte. Il dilemma e' se rimanere perplessi ed accettare un relativo interesse amicale senza piu' verve oppure chiarire, con una sfuriata o una imprescindibile calma zen, le questioni in sospeso. La risposta probabilmente e' valutare quanto il gioco valga la candela e fare di conseguenza... che fatica pero'.