mercoledì 22 aprile 2009

Ieri sera stavo guardando la tele e ho visto il trailer di un film che si chiama GENERAZIONE 1000 EURO...

Qualche settimana fa stavo leggendo il Sole24Ore e ho letto un articolo che diceva che in azienda chi conta, lavorativamente parlando, e' il 3% del totale, il restante oltre al fatto che potrebbe facilmente essere sostituito e' considerato dall'azienda stessa semplicemente un costo...


Perche' scrivo questo? Perche' quando ho sentito queste notizie (e altre simili) mi son trovata a pensare che facevo parte della categoria "1000 euro" e anche di quel 97%... inutile dire che la cosa mi ha depresso alquanto sapendo di non avere possibilita' di alternativa differente. Poi le "grandi menti" si chiedono perche' la generazione dei trentenni e' pessimista e vede il futuro con sconforto:

VEDI UN PO' TE, SAPENDO TRA L'ALTRO CHE (come molti) NON AVRO' NEPPURE LA PENSIONE! DEVO PURE FARE I SALTI DI GIOIA?

martedì 21 aprile 2009

Percorsi


Ho sempre creduto nel riuscire a "farsi da soli" che per me non significa fare carriera o avere successo e soldi, ma semplicemente essere soddisfatti di se stessi e di quello che si sta facendo qualunque cosa sia, dal dirigente allo spazzino. Eppure in questi anni ho dovuto spesso piegare la testa di fronte agli "amici di", agli scansafatiche, a quelli che si appropriano del lavoro altrui e ne ricevono i meriti. Storia trita, lo so, eppure parlando con una persona "arrivata" e ancora in carriera, mi raccontava che la sua fortuna in ambienti faticosi e' stata quella di non essere li' per grazia di qualcun altro. La domanda quindi e': "perche' per alcuni funziona e per altri no?", eppoi... "come si fa ad andare avanti senza farsi venire un esaurimento totale?". So comunque che se anche avessi le risposte, io non ce la farei a prescindere.

giovedì 2 aprile 2009

Sei tu - 27/09/2006


Sei una antica casa di campagna

con muri spessi

e porte in legno a scricchiolare.

Sei pietra, colore e sapore

di scura terra coltivata.

Sei un vecchio e buio pozzo

rimasto ad occhi chiusi

qualcuno che cogliesse la tua acqua

E poi sabbia, ferro e gesso

che mi accorgo essere li'

a starmi a sentire.


Abitare grandi stanze

non ti spaventa,

luce e aria

e' cio' che stai cercando,

un balcone con un largo panorama,

un camino con fiamme allegre contro il freddo.


Dal fondo di una scala

ti aspetto

ad affrontare insieme l'inverno

a rallegrare di sole l'estate.

Cosi'

senza regole

mi piace guardarti

spargendo quantita' di farina

lavorando di polsi e di mani

a creare intimita' di cucina.


Sei una volta, un mosaico

mattone a vista per l'ingresso

accogliente e sconosciuto

come qualcosa che

da sempre

avrei desiderato.