domenica 22 dicembre 2013


In qs giorni sono un po' mesta. Lo so, dovrebbero esserci lo spirito natalizio... e le lucine... e le carole.... e invece sono un po' mesta.
Rileggevo cose scritte ormai nel 2007, 2008. Cose su me stessa e sul mio stato d'animo. E mi sono stupita.
Di quanto stessi male allora, di quanti dubbi avessi, e confusione. Leggendo ho provato pena per me stessa. Circondata da situazioni una peggio dell'altra che creavano confusione, indecisione e timori sul futuro. Non era possibile non accusare nessun tipo di malessere, eppure allora ne ero stupita.
Non so se le persone che hanno dubbi e domande siano piu' deboli, e quelle che vanno avanti senza mai chiedersi nulla siano piu' forti. Davvero non saprei.
Ma allora sbattevo la testa contro i muri pur di venirne fuori, ed ora invece mi sento con i piedi ben piantati a terra per la prima volta in vita mia. Non piu' alla deriva, non piu' sbatacchiata dalle onde.
E non so neanche bene come.
So che ho fatto delle scelte, affrontato sfide che mi facevano paura, so che a un certo punto mi sono anche rotta decisamente le palle... ma molte cose che un tempo sembravano miraggi od insensatezze, sono diventate reali e comprensibili.
Non posso dire che finalmente sto bene, che tutto si e' rimesso a posto, che da ora in avanti sono in grado di affrontare qualsiasi cosa...non me la sento. Troppe volte sono caduta per pensare che non succederà di nuovo. Proseguo a vista, tamponando le sbandate per evitare di finire completamente fuori strada.
Lo so, non sono tipiche considerazioni di Natale. Non sono pensieri di gioia, amore e speranza nel futuro. Ma, per quanto il tempo rimargini le ferite, c'e' stata troppa paura e sofferenza per non portarne i segni.
 
Un augurio sincero a chi sta combattendo qualche sorta di battaglia.
Buon Natale.

lunedì 14 ottobre 2013


E vorrei fermare il tempo
in un unico momento
e vorrei fermare il tempo
a quando ancora aveva un senso.
O vorrei, vorrei...
finalmente avere tutto
ed in cambio alcun pensiero nella mente
E vorrei poter sfuggire
a questo lungo andirivieri
in cui spendo questo tempo stancamente.
Poter avere un luogo, un'occasione e l'intelletto
da porre come altra alternativa,
mostrando agli altri anche ogni difetto
e traendone risorsa positiva.
Vorrei fermarmi un attimo e scoprire
di non aver piu' nulla da aspettare.

giovedì 26 settembre 2013

Penso che stare con qualcuno significhi trovare una persona con cui davvero ami chiacchierare!

venerdì 8 febbraio 2013

A un certo punto mi son trovata dall'altra parte, e non so ne' quando ne' come sia successo.
Dall'essere tormentata, sono passata a capire le ragioni che un tempo sentivo pronunciare dai miei genitori facendomi ribollire il sangue...
E' difficile da spiegare, ma me ne rendo conto quando ascolto o affronto dilemmi miei o di altri sulla vita (quella pratica: spese, famiglia, matrimonio, casa, tempo che manca...) in generale.
Vuol dire essere diventati adulti? Forse vuol dire essersi standardizzati al sistema.
C'e' un solo ambito dove ancora riconosco come un tempo ero (come forse siamo stati tutti), ed e' il lavoro. Dove non accetto la mancanza di soddisfazione, le regole del "morte tua, vita mia", del rimanere oltre l'orario (anche se non necessario o inutile) perche' e' cosi' che si ottiene un avanzamento....
 
Deduco che probabilmente la mutazione in "persona adulta" non e' ancora completa!