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lunedì 21 marzo 2022

 CHIARA CLARA - 12/02/2022


Scivoli via tra le dita come sabbia,
non posso trattenerti per quanto io ci provi.

Esisti nei miei pensieri, nei miei sogni
indelebile e immutabile come eri allora.

Canti in perfetta solitudine
con qualcuno che tu sola puoi vedere.

La tua notte insonne è anche la mia, mentre ti inseguo,
e mi turbi e affondo in mille dubbi.

Mi scivoli tra le dita e non ho il potere di trattenerti.
È l’effimero desiderio di una stella cadente.

Il mio nome è un suono estraneo
come pure le linee del mio viso ti appaiono confuse.

Se la tua memoria vacilla, nella mia conserverò i tuoi ricordi
assieme alla tua dignità.

Il tuo segno l’hai lasciato nei gesti delle mie mani,
nei miei tratti,
nelle ansie e nelle cose buffe.

Te ne sei andata in silenzio, con un piccolo soffio,
ma il tuo è un segno che nessuna pioggia,
nessuna goccia,
nessuna lacrima cancellerà.



mercoledì 24 ottobre 2018


Se trovassi un uomo che avesse il mio stesso sguardo,
la mia stessa comprensione.
Se trovassi un uomo capace di capirmi come io comprendo,
di sentire come io sento,
me ne innamorerei perdutamente.

domenica 19 agosto 2018

Raccolgo intorno il mio cuore,
di nuovo in pezzi.
Il mosaico che si crea
ancora una volta è diverso.
Mi sento stretta in questa pelle,
in questa vita.

Sono afflitta dalla mia mancanza di coraggio,
soprattutto.

lunedì 13 agosto 2018

Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo.
Ti aspetterò laggiù.

Jalaluddin Rumi (XIII sec.)

lunedì 14 ottobre 2013


E vorrei fermare il tempo
in un unico momento
e vorrei fermare il tempo
a quando ancora aveva un senso.
O vorrei, vorrei...
finalmente avere tutto
ed in cambio alcun pensiero nella mente
E vorrei poter sfuggire
a questo lungo andirivieri
in cui spendo questo tempo stancamente.
Poter avere un luogo, un'occasione e l'intelletto
da porre come altra alternativa,
mostrando agli altri anche ogni difetto
e traendone risorsa positiva.
Vorrei fermarmi un attimo e scoprire
di non aver piu' nulla da aspettare.

lunedì 10 ottobre 2011

Un'altra stagione




Arriva sempre.


Arriva sempre un giorno in cui tira un vento da bufera,


l'aria e' frizzante ed il cielo di un azzurro talmente intenso da mancare il fiato.


Arriva sempre il giorno in cui camminando in mezzo a mulinelli di polvere e foglie,


stringendosi addosso una giacca leggera, si e' in balia dell'intorno.


E si sente odore di nuovo e di fine.


Arriva sempre.


E quando e' passato si alzano gli occhi.


Si guardano i rami.


E, all'improvviso, eccoli spogli.

venerdì 25 febbraio 2011

I need - 24/02/2011


Non voglio trovare scuse,

non voglio piu' chiedere scusa,

non voglio nemmeno piu' sentirmi in colpa...

Sono cosi',

questa,

con le mie paure, emozioni, tensioni.

Non voglio piu' promettere che riusciro' in imprese impossibili

un giorno... ma quale giorno?


La realta' e' che quando soffri,

tanto,

non puoi dimenticare.

Puoi solo continuare

sapendo,

prima o poi, di nuovo di cadere,

e che ti devi rialzare ancora.


Sono stanca di non sentirmi a casa

con me stessa.

Mi manca il mio corpo

da molto tempo.

Ho voglia di non avere piu' paura,

di essere libera nei miei pensieri.

Ho voglia di avere orizzonti piu' ampi

e un poco d'aria oltre che di riposo.

Ho voglia di essere compresa,

non compatita,

anche da me stessa.


Vorrei capire qual e' la chiave giusta,

la chiave di volta,

che fa la differenza.

mercoledì 12 gennaio 2011

A VOLTE....


Una piccola risposta

da tempo assai dimenticata,

o che sembrava ormai riposta

a volte arriva, trova la strada.


Di domande ne fai tante,

tutte legittime esigenze,

non riesco a essere andante,

faccio molte resistenze.


Chissà se sai quanto mi pesa

questo mio fardello strano,

che è una sorta di difesa

ma non porta neppur lontano.


Quante cose vorrei fare...

tante, troppe e mai nessuna,

bisognerà pur cominciare

a tentarne almeno una!


E se la forma è dissacrante

forse è proprio un'ironia

che per poter essere andante

si vada all'Opera in allegria!

giovedì 22 luglio 2010



SENSAZIONI VAGANTI - 16/07/2010


 


Sappiamo di mare


stasera,


ci è rimasto addosso


lungo tutta la strada di ritorno.


 


Inspiro profondamente


e viene voglia di rotolarci


come onde sul bagnasciuga.


 


Mentre ti tengo la mano


i miei pensieri corrono,


fingo di essere addormentata,


e ti immagino essermi quasi sconosciuto


al primo incontro


di una situazione mai esistita.


 


E’ divertente ed eccitante diversivo


della tua presenza invece così familiare


che coglie ormai tutte le mie sfumature


ed in me anche i difetti.


 


Vorrei a volte dimenticare i fardelli


che mi porto appresso ovunque,


lasciarli agli oggetti smarriti


di una stazione qualunque


e proseguire con te,


destinazione: lontano.


 


La tua bussola da uccello migratore


è tutto ciò che serve


niente altro vorrei,


solo portare addosso gli odori dei luoghi,


dell’aria,


mischiati al sole, al sale, al vento.


 


È un desiderio da stella cadente.


Esprimilo per me,


se ne vedrai una lungo la strada.


venerdì 1 aprile 2005

INSIEME
Attraverso il vetro
un cielo bianco,
respiro acqua,
e' sudore che sento
sulla pelle.

Ma dentro, il gelo.
Inarrestabile
si fa strada fino alla punta delle dita.
Estate fredda,
invadente,
egoista.
Estate che non si capisce.

Non so come fare
e rimango in attesa,
qui,
dietro il vetro,
che forse e' gia' rotto.

Tristezza mi morde la faccia
scende e si allarga
come ombre
per terra.
Da dove giunga lo ignoro,
con chi e' arrivata e' un sospetto.
Trasparente diventa a momenti
o putrida
come catrame.

Non so liberarmi
non ho soluzione
ne rimango invischiata.
Rinuncio e depongo le armi.

Eravamo insieme,
una volta.

                     Silk