venerdì 1 aprile 2005

INSIEME
Attraverso il vetro
un cielo bianco,
respiro acqua,
e' sudore che sento
sulla pelle.

Ma dentro, il gelo.
Inarrestabile
si fa strada fino alla punta delle dita.
Estate fredda,
invadente,
egoista.
Estate che non si capisce.

Non so come fare
e rimango in attesa,
qui,
dietro il vetro,
che forse e' gia' rotto.

Tristezza mi morde la faccia
scende e si allarga
come ombre
per terra.
Da dove giunga lo ignoro,
con chi e' arrivata e' un sospetto.
Trasparente diventa a momenti
o putrida
come catrame.

Non so liberarmi
non ho soluzione
ne rimango invischiata.
Rinuncio e depongo le armi.

Eravamo insieme,
una volta.

                     Silk

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