venerdì 5 ottobre 2018

In questi giorni sono a casa dal lavoro.
Mi sono beccata lo svarione stagionale..raffreddore, mal di gola, tosse....
Cmq in questi giorni di pausa dal mondo, in cui me ne sto in casa, piu' o meno a riposo, mi accorgo che tornano a galla vecchi amori... ho riesumato la chitarra dalla sua custodia e anche se è un po' scordata e le dita non si ricordano e non si muovono con la stessa dimestichezza sulle corde, anche se la voce è altrettanto arrugginita (col mal di gola poi!)... ancora riesco ad emozionarmi, a coinvolgermi.
Suono la chitarra solo per me, ho imparato da sola ai tempi degli scouts e ho continuato a "cantarmela e suonarmela" semplicemente come passatempo per un certo periodo.
Poi la vita è cambiata, i ritmi e tante cose... e la chitarra è rimasta nella sua custodia in docile attesa.
Ho rispolverato qualche intramontabile testo (Guccini, Ruggeri, De Andrè, De Gregori, Pino Daniele..) robe cosi'... e il tempo passato mi ha fatto rileggere i testi dando loro un nuovo significato (forse quello vero, non so) che è profondamente diverso dal senso che leggevo a 15 anni ma anche a 30.
Ovvio, anche un po' banale, ma in questo momento mi sento nostalgica e anche un po' felice.

2 commenti:

  1. Invidio il tuo saper suonare ;-)
    Di Pino Daniele cosa suoni?

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    1. Ciao PNV, ma no... c'e' poco da invidiare... davvero ho imparato da sola, puo' riuscirci chiunque con due o tre mesi di pratica.
      :-)
      Di Pino Daniele ho gli accordi di "viento e' terra", "Napul'e'", "voglio di più", "anna verra'"... le vecchie canzoni di Pino Daniele sono per me quelle piu' riuscite.

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