giovedì 2 luglio 2020



Fermo restando che in tutta la mia vita non mi sono mai sentita davvero parte di un gruppo, ad eccezione di quando avevo 16 anni ed ero negli Scout (e a distanza di anni ho scoperto che anche li’ in realtà c’erano dei gruppi A e gruppi B… e io ingenuamente non me ne sono mai accorta), questa cosa di essere di serie A o di serie B (o C o D…) continua a reiterarsi nella mia vita.
Glisso a volo radente sui tempi della scuola in cui ero immancabilmente nel gruppo “degli sfigati”,
Continuo ad essere nel gruppo B anche in ufficio dove posso constatare che, nonostante io mi sia sempre fatta un discreto mazzo, sono gli altri ad aver avanzamenti e aumenti. E’ vero io non so chiedere e non so rompere le scatole per ottenere… di nuovo ingenuamente credo che il merito vada riconosciuto.

Ma ora siamo all’apoteosi dell’assurdo.
In questo nuovo maneggio la fauna è piuttosto giovane, ma fino al pre-covid, ci si amalgamava abbastanza bene, si organizzavano degli aperitivi o feste compleanni improvvisate, insomma si faceva volentieri un po’ di bisboccia.
Un fondo di leggera “scomodità” nella situazione ammetto di averla sempre sentita… il non sentirsi proprio del tutto a proprio agio… ma l’ho sempre imputato alla differenza di età.
Post-covid scopriamo che loro si ritrovano in piscina, organizzano grigliate o bevute al pub… e immancabilmente noi (io, Fulvio e un paio di altri amici arrivati da mio ex-maneggio) siamo stati totalmente ignorati, non considerati e, cherry on the top, si organizzano con orari, vestiti ecc. di fronte a noi come se non esistessimo proprio!!!! Io trovo che sia il massimo della maleducazione!

Fermo restando che non abbiamo avuto nessun comportamento ne’ male lingua che possa giustificare questo… almeno abbi un po’ di creanza a cercare di non farlo sapere! Che poi se metti le “storie” su Facebook/Instagram/whatsapp…. sei pure un po’ deficiente!

Gruppo B. Immancabilmente gruppo B.
E piu’ che altro io continuo a chiedermi, da anni, da tutta la vita…. Perche’?
Cos’e’ che non mi rende “vincente”?
Cosa mi accomuna a Fulvio e agli altri (cmq diversi da me) per condividere la stessa etichetta di “sfigati”?

Nei rapporti umani di ogni genere senza remore posso dire di metterci l’onesta’. Faccio in ogni caso del mio meglio anche quando gli altri non lo meritano… forse la verità è che la maggior parte delle persone non mettono la stessa onesta’, mostrando semplicemente la facciata, l'esteriorità (e per me una certa pochezza) nei rapporti con gli altri. E fra loro si trovano bene… e con noi invece no.
Boh… questo è un dubbio che mi perseguiterà credo per tutta la vita. Non riuscirò mai a capire perché finisco sempre nel gruppo B.
Penso che sul tema esprimerò un desiderio alle stelle cadenti; che si sa, quasi sempre si avverano.

2 commenti:

  1. Ma sei sicura di appartenere al Gruppo B?
    Da come li descrivi la Seria A di sicuro non è la loro ;-)

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    Risposte
    1. :-D
      Mah... i casi sono due:
      1) o appartengo al Gruppo B, cioè quello che lavora senza ottenere mai niente, quello che si impegna con gli "amici" senza poi essere invitato/incluso...

      2) o tutto il resto del mondo gira al contrario e sto correndo la gara in contromano (pero' in qs caso, cazzo, possibile che si sbagli la stragrande maggioranza?)

      Rimane assodato che evidentemente sono un po' fessa... questo non me lo guarisce manco il tempo a quanto pare!

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