lunedì 28 novembre 2005


Percorsi


Quando si e' messi di fronte alle proprie debolezze e' difficile. E' maledettamente difficile affrontarle quando sarebbe molto piu' semplice scappare. E la mia debolezza e' la mancanza di fiducia. Una fiducia che sono riusciti a sfilarmi giorno dopo giorno avendo a che fare con le cattiverie e la scorrettezza. Rimane una disillusione profonda e radicata dopo la rabbia che spinge a fare da soli sempre e comunque. A non chiedere aiuto. Nella sofferenza ho scoperto una pazienza che non pensavo di avere per continuare a mettere un passo davanti all'altro. Ma quello che arriva dal mondo spesso e' anche cio' che abbiamo paura di affrontare. Mi perdo in mille pensieri e mi difendo a spada tratta pronta a sfoderare il sorrido beffardo del "eccoci di nuovo" da rivolgere a me stessa. E non mi piaccio. Continuando a difendersi si diventa piu' fragili, piu' spaventati, piu' vulnerabili... non piu' forti. E' una lezione che sto tentando di imparare con qualcuno che mormora "ti devi fidare di me, voglio solo starti vicino" e arriva a farmi commuovere. Non credevo piu' che avrei voluto accettare la sfida con me stessa per volerci credere davvero. E invece sono qui, e accetto la sfida.


2 commenti:

  1. Bentornata. Impara a leggere negli occhi delle persone. Così non sarai costretta a "fidarti" o meno.

    Ma l'ideale sarebbe non aver bisogno degli altri...

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  2. Adesso a commuovermi sono io però! F

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