Esperimento n.3
“Ma tu sai come viviamo qui dentro? Bianco il pavimento, le pareti. Bianco anche il soffitto. Appiccico l’orecchio al muro, per cercare di sentire qualcosa, un suono qualunque. Niente. Hanno eliminato tutti i rumori”. Parla, mezza storta sulla sedia. Addosso il peso di uno sguardo greve. “E le luci, non spengono mai le luci...” Parla, e il torpore si fa strada sottopelle. “Non riesco a dormire”. Sul dorso delle mani. Nella punta delle dita. “Maledetto silenzio”. Prende fiato. Aghi in tutto l’avambraccio. Gli occhi riflettono sgomento. “Manca l’aria…”. Tace.
Il silenzio è la battuta che continua a recitare. Troppo a lungo. Prova a stendere le dita. Bloccate, come artigli. Guarda il pubblico e non vede. Paura è ora l’ombra nella mente. Sale dalle braccia. Accarezza il lungo collo. Sorride. E taglia di netto il respiro.
Dalla quinta esce qualcuno. Perentorie quattro semplici parole “il tempo e’ scaduto”.
Buio.
Scrivi benissimo, Lady...
RispondiEliminabeh, per essere un esperimento e' stupendo .ci vogliamo mettere a scrivere qualcosa a 4 mani? :) nn sarebbe male.bacio vecchia mia
RispondiEliminahasta luego
solo fugaci oblii artificiali, o un sottile piacere masochista.
RispondiEliminaBuonanotte mia cara, al prossimo giramento di testa, avrai un braccio pronto a sostenerti.
hasta luego
Mi scuso con Garlic e Wisher per aver modificato il post dopo i loro commenti... Ma l'esperimento 2 non mi convinceva affatto.
RispondiEliminaa me l'esperimento 3 convince ancora di piu' invece, e rinnovo la proposta del racconto a 4 mani.ora vedi tu, e installati msn -_-
RispondiEliminaOk. Meglio! :-)
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