Tracce - 25/09/2006
Tracce di te
per l'aria che respiro,
tra i vestiti che ho addosso,
nelle dita che ti hanno accarezzato il volto.
Tracce di te,
le inseguo
come un abile felino,
ti sento con l'istinto e con i sensi
senza riuscire ad afferrarti,
ancora.
Sei libero da me nella tua essenza,
nella tua scelta,
restando ad osservarti con pazienza.
Ho nella mente le mille espressioni dei tuoi occhi
e le reinvento.
Tracce di te
nel mio trascorso,
ricordate ed ignorate,
di cui affondi nella mente
in significati molto antichi.
Un po' ti imparo e un po' ricordo,
mentre leggo le tue tracce.
E' una danza appresso al tempo
in una linea mai interrotta.
Ci unisce uno sguardo senza luogo
e senza tempo
nessun pensiero
ne' parole.
Si e' creato in un istante
e non c'e' niente da capire
ma, soltanto, da sentire
per riuscire
finalmente
ad afferrarti.
martedì 17 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
Strana notte - 04/10/2006
Affronto assieme a te una strana notte
sentendo solo in parte il tuo sapore
ancora non azzardano le mani
per ora seguo a tratti il mio pensiero.
Affronto insieme a te una notte strana
piegando e ripiegando mille forme
nel lento incalzar di un origami
cercando tempo a tempo soluzione.
Ti sento in ogni spazio, in ogni anfratto
vibrando come corda di violino
seguendo cinque linee a pentagramma
creare un arabesco di dolcezza.
Affronto assieme a te una strana notte
che forse durera' fino al mattino
vestendo addosso sol la tua presenza
spogliandomi di ogni insicurezza.
Affronto assieme a te una strana notte
sentendo solo in parte il tuo sapore
ancora non azzardano le mani
per ora seguo a tratti il mio pensiero.
Affronto insieme a te una notte strana
piegando e ripiegando mille forme
nel lento incalzar di un origami
cercando tempo a tempo soluzione.
Ti sento in ogni spazio, in ogni anfratto
vibrando come corda di violino
seguendo cinque linee a pentagramma
creare un arabesco di dolcezza.
Affronto assieme a te una strana notte
che forse durera' fino al mattino
vestendo addosso sol la tua presenza
spogliandomi di ogni insicurezza.
martedì 10 marzo 2009
"E di nuovo cambio casa,
di nuovo cambiano le cose..."
Ivano Fossati
Mi accorgo che e' passato molto tempo, tempo esterno e tempo interno. E' cambiato il ritmo delle mie giornate, che per fortuna ora e' molto piu' vario (motivo per cui faccio fatica a prendermi il tempo per scrivere), e' cambiato un po' il mio fisico che finalmente non e' piu' costretto ad un lavoro totalmente sedentario, mi muovo piu' spesso di prima e anche le gambe e le braccia sono contente di non essere piu' ai minimi temini di utilizzo...
Ho sempre comunque i miei tempi per pensare, pensare alle cose accadute, pensare a quelle che stanno accadendo e cercare di guardare a cio' che sara'. L'altra notte mi son ritrovata a pensare a mia nonna e alla sua vita e poi anche ad un mio lontano ex moroso. Mi viene nostalgia delle cose passate in certe sere pur sapendo che non sono piu' la persona che ero e non lo sono piu' neanche le altre, se ancora sono su questo mondo. Pensavo alla mia vita, agli ingarbugliamenti della mia strada, agli errori (tanti), alle cose belle (tante anche quelle), alla mancanza di coraggio, alle scelte perse.
Penso che il tempo passato non ritorna e purtroppo passa in fretta. Sara' che sto invecchiando? Non sono triste, forse solo un po' nostalgica, forse perche' il moroso si allontana nuovamente per lavoro e tutto sommato io mi sento sola e non ho voglia di stare ferma ad aspettare. Le donne di una volta erano senza dubbio piu' temprate, ci vuole molto equilibrio personale per stare nell'attesa. In compenso sta arrivando la primavera e un po' di caldo, gli alberi stanno gia mettendo le gemme. Gli alberi sanno.
Ogni volta che guardo un albero un po' lo invidio... la sua stabilita', la sua determinazione, il rapporto intrinseco con la terra, la sua pace. Il suono delle foglie mette pace, mi addormenta, mi rassicura, mi culla come un abbraccio.
di nuovo cambiano le cose..."
Ivano Fossati
Mi accorgo che e' passato molto tempo, tempo esterno e tempo interno. E' cambiato il ritmo delle mie giornate, che per fortuna ora e' molto piu' vario (motivo per cui faccio fatica a prendermi il tempo per scrivere), e' cambiato un po' il mio fisico che finalmente non e' piu' costretto ad un lavoro totalmente sedentario, mi muovo piu' spesso di prima e anche le gambe e le braccia sono contente di non essere piu' ai minimi temini di utilizzo...
Ho sempre comunque i miei tempi per pensare, pensare alle cose accadute, pensare a quelle che stanno accadendo e cercare di guardare a cio' che sara'. L'altra notte mi son ritrovata a pensare a mia nonna e alla sua vita e poi anche ad un mio lontano ex moroso. Mi viene nostalgia delle cose passate in certe sere pur sapendo che non sono piu' la persona che ero e non lo sono piu' neanche le altre, se ancora sono su questo mondo. Pensavo alla mia vita, agli ingarbugliamenti della mia strada, agli errori (tanti), alle cose belle (tante anche quelle), alla mancanza di coraggio, alle scelte perse.
Penso che il tempo passato non ritorna e purtroppo passa in fretta. Sara' che sto invecchiando? Non sono triste, forse solo un po' nostalgica, forse perche' il moroso si allontana nuovamente per lavoro e tutto sommato io mi sento sola e non ho voglia di stare ferma ad aspettare. Le donne di una volta erano senza dubbio piu' temprate, ci vuole molto equilibrio personale per stare nell'attesa. In compenso sta arrivando la primavera e un po' di caldo, gli alberi stanno gia mettendo le gemme. Gli alberi sanno.
Ogni volta che guardo un albero un po' lo invidio... la sua stabilita', la sua determinazione, il rapporto intrinseco con la terra, la sua pace. Il suono delle foglie mette pace, mi addormenta, mi rassicura, mi culla come un abbraccio.
Iscriviti a:
Post (Atom)