giovedì 19 luglio 2018

Pasticcio di riflessioni.

Eccomi ormai tornata dalle ferie estive… “sole, cuore, amore” e bon.
Sono stata bene e mi sono rilassata e, considerando la situazione lavorativa piuttosto stressante e ancor piu’ quella familiare (gestione genitori anziani), e’ stata assolutamente una manna dal cielo! Non mi sto lamentando.

Eppure…
Il mio animo, che conserva una porzione della particina avventurosa e incosciente tipica della adolescenza, vorrebbe impiegare il poco tempo a disposizione per partire, viaggiare, visitare luoghi piu’ o meno distanti e meno degradati dall’economia del turismo e del mondo globale.
La restante parte, in particolare le mie viscere gastrico-intestinali e l'apparato vestibolare, invece non reggerebbero.

Non lo nego, sono un po’ giu’. Torno con la ovvia consapevolezza di ritrovare intatti i problemi e le situazioni di sempre.
Cristallizzati come costruzioni di sale. Ed il distacco da esse le amplifica al ritorno, le rende meno sopportabili, piu’ insidiose.
Il dubbio che sto conducendo una vita di merda viene.

In questa mia vita ci sono cose che mi mancano quando sono via ma col passare del tempo il senso di nostalgia (quasi di abbandono), fortissimo quando ero piu’ giovane, si e’ invece attenuato e si affaccia la consapevolezza che la “casa” l’abbiamo in noi stessi, nei ricordi, nelle abitudini, nella cultura, nelle manchevolezze, nella profonda natura di quello che siamo.
Se dalle vacanze non si tornasse, ci si fermasse in un posto (con un clima piu’ compiacente), con il tempo ricreeremmo legami, hobbies, routine non cosi' diverse da quelle precedenti, rendendo inutile il cambiamento?

8 commenti:

  1. Le vacanze sono spesso caricate di troppe desideri, aspettative. Al ritorno, poi, un po' di delusione, di malinconia.

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  2. Noi viaggiamo sempre, S E M P R E, con la persona che ci è più vicina e cara.
    Quindi lo spostarsi fisicamente non può nulla rispetti ai rapporti con tale personcina.
    Ecco, rispetto a tali rapporti, lo spostarsi, il vacare, le vacanze, non è che abbiano grandi effetti, se non del tutto estemporanei.

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    1. Quindi secondo te un vero cambiamento lo si potrebbe ottenere solo se ci si spostasse da soli?
      Secondo me neanche in quel caso....
      (Sto andando sulla pura filosofia giusto come esercizio di ragionamento.)

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    2. > ottenere solo se ci si spostasse da soli?

      Intuisco che la mia metafora non sia stata compresa. Per te, CalzeDiSeta la personcina più cara e importante è... sei tu stessa, on ti potrai MAI spostare senza di lei.

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    3. Ahahahaha!!! No, non avevo capito! Pensavo intendessi fidanzati/coniugi/parenti stretti!
      Bene, mi hai dato materiale su cui meditare.

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  3. non è il dove, silk, siamo noi... per cui, messa ovunque, credo proprio che alla fine non faresti altro che replicare te stessa.

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    1. Eggia'... sai, e' una cosa positiva e negativa... non so cosa prevalga.

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    2. alla fine, non è cosa positiva o negativa in sé... è semplicemente che così è. a noi accettare la cosa, e regolarci di conseguenza

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