Penso davvero di aver raggiunto il punto di saturazione maxima. Non ce la faccio piu! Qs anno, e per "anno" intendo da agosto 2010 ad agosto 2011, e' stato veramente ma veramente faticoso a tutti i livelli, fisico, emotivo e mentale.
Cercare casa per cominciare una nuova vita dovrebbe essere faticoso ma anche stimolante, alla fine bisognerebbe essere felici. Io invece son distrutta!
E' stato faticoso venire via dalla mia ex-casa che mi ha procurato non pochi pianti disperati mentre facevo pacchi e pacchetti. E' stato faticoso lasciare i miei due gattoni a mia sorella. Nonostante precedentemente me ne lamentassi ora ne sento la mancanza (dopo 10 anni) in maniera tangibile. E' faticoso trovarmi da sola ogni volta che il mio compagno se ne va in trasferta (quando per 3 anni non si e' mai mosso, ed ora e' via almeno una sett al mese!). Sospetto che la convivenza lo stia rendendo progressivamente allergico alla sottoscritta!
Insomma: sto facendo una fatica nera! Nerissima! Son stanca e francamente non riesco ad essere molto positiva.
Dovrei pensare a tutto quello che e' stato affrontato e superato, ed invece spesso mi sento i nervi a pezzi, il nodo in gola col "piantillo" li' a due passi e una lite col fidanzato alle porte.
Non so... forse e' normale, forse e' solo immensa stanchezza (da parte di entrambi ovviamente), pero' ci accapigliamo come mai abbiamo fatto in qs cinque anni e devo essere sincera che ci sono momenti in cui mi sento piu' sola che mai.
venerdì 2 settembre 2011
giovedì 4 agosto 2011
Ogni volta che si vuole ottenere qlcosa, per avere di piu' o per farsi le proprie ragioni, si deve fare i conti con un po' di agitazione. Almeno per me. E' la mia vita. Perche' significa che qlcosa sta cambiando o cambiera'. Ma ieri sera a letto pensavo che innanzitutto non e' possibile che le cose non cambino mai, soprattutto nelle piccolezze; ma, piu' importante, e' meglio cavalcare un po' di agitazione ed ottenere il risultato che non avere l'agitazione ma tenersi il nervoso o l'apatia continuando a subire (ed avendo alla fine l'ansia).
Nella vita si subisce sempre un po', e' inevitabile, ma ci deve essere un minimo equilibrio con il farsi le proprie ragioni.
Cosi' ho immaginato che subire equivale a scappare, mentre farsi le proprie ragioni equivale a girarsi e guardare in faccia a quel che sta succedendo. Insomma, affrontare le cose, anche se con un po' di paura, guardarle, capirle e risolverle significa far diventare l'ansia piccola piccola. Una cosa da poco.
Devo aver fatto centro, perche' ieri sera con questo pensiero mi sono acquietata ed addormentata.
L'insegnamento e': se ti insegue un enorme dragone trova il coraggio di voltarti, potrebbe esserci solo un bruchino!
Nella vita si subisce sempre un po', e' inevitabile, ma ci deve essere un minimo equilibrio con il farsi le proprie ragioni.
Cosi' ho immaginato che subire equivale a scappare, mentre farsi le proprie ragioni equivale a girarsi e guardare in faccia a quel che sta succedendo. Insomma, affrontare le cose, anche se con un po' di paura, guardarle, capirle e risolverle significa far diventare l'ansia piccola piccola. Una cosa da poco.
Devo aver fatto centro, perche' ieri sera con questo pensiero mi sono acquietata ed addormentata.
L'insegnamento e': se ti insegue un enorme dragone trova il coraggio di voltarti, potrebbe esserci solo un bruchino!
mercoledì 22 giugno 2011
Ci sono giorni in cui una donna ha solo voglia di un uomo che non ti chieda niente e ti dia esattamente quello che vuoi.
martedì 21 giugno 2011
Ci sono giorni in cui non hai proprio voglia. In generale.
Avrei solo voglia di dormire per estraniarmi dalla realta' e non sapere che soffro di ansia e non avere le solite paure.... In realta' a volte faccio brutti sogni per cui non e' cosi' vero che mi estraneo... ma almeno dormo.
Avrei solo voglia di dormire per estraniarmi dalla realta' e non sapere che soffro di ansia e non avere le solite paure.... In realta' a volte faccio brutti sogni per cui non e' cosi' vero che mi estraneo... ma almeno dormo.
giovedì 26 maggio 2011
Io e me stessa
L'unica persona con cui devo convivere per sempre sono io stessa.Sara' banale ma in questo momento per me e' profondamente una rivelazione.
Si convive coi genitori finche' non si prende la propria strada.
Si convive con la sorella finche' non e' naturale fare ognuna le proprie scelte di vita.
Si convive con il fidanzato / marito... finche' dura! Altrimenti si sciolgono il patto e gli interessi.
Ma con se stessi si fanno i conti tutta la vita, con te stesso non ti lascerai mai. Quando ti lasci e' finita sia la gioia sia la sofferenza.
Non e' vero che ci si puo' lasciare da se stessi, anche il piu' depresso dei depressi o il piu' ansioso degli ansiosi continuano a fare i conti con loro stessi e con il loro malessere. Ma non si "autolasciano" perche' qs non e' proprio possibile.
Significa che hai sempre una persona unica e irripetibile su cui contare. Ho cercato approvazione da mia sorella, dal mio fidanzato, dalla psicologa, da medici, colleghi, amici.... ma dopo un po' ne hanno a basta e io mi sento sempre sola e incompresa.
"Nessuno che mi capisce e dopo un po' ecco che mi abbandonano...", ma la verita' e' che anche quando non mi abbandonano, non mi basta, e allora? Perche', volenti o nolenti, si e' entita' separate.
Ma io e me stessa no. Sono e saro' sempre con me.
E allora mi devo trattare bene e rispettare. Ed ho il diritto di protestare alzando la voce, non stando male, facendomi le mie ragioni.
Ho il diritto e il dovere di divertirmi, di gratificarmi, di fare cio' che mi fa stare bene, di curarmi, di non negarmi di vivere perche' cmq non muoio di ansia (e l'ho piu' che mai testato e lo so bene) ed intanto lascio passare la vita senza divertirmi e assaporarla davvero.
E la vita dura un attimo, qs e' la verita' ed io la sto sprecando se continuo a cercare la compagnia, l'approvazione e la comprensione in altri invece che dall'unica persona che puo' darmi cio' che voglio profondamente. Me stessa.
Tutto il resto e' un dono.
L'unica persona con cui devo convivere per sempre sono io stessa.Sara' banale ma in questo momento per me e' profondamente una rivelazione.
Si convive coi genitori finche' non si prende la propria strada.
Si convive con la sorella finche' non e' naturale fare ognuna le proprie scelte di vita.
Si convive con il fidanzato / marito... finche' dura! Altrimenti si sciolgono il patto e gli interessi.
Ma con se stessi si fanno i conti tutta la vita, con te stesso non ti lascerai mai. Quando ti lasci e' finita sia la gioia sia la sofferenza.
Non e' vero che ci si puo' lasciare da se stessi, anche il piu' depresso dei depressi o il piu' ansioso degli ansiosi continuano a fare i conti con loro stessi e con il loro malessere. Ma non si "autolasciano" perche' qs non e' proprio possibile.
Significa che hai sempre una persona unica e irripetibile su cui contare. Ho cercato approvazione da mia sorella, dal mio fidanzato, dalla psicologa, da medici, colleghi, amici.... ma dopo un po' ne hanno a basta e io mi sento sempre sola e incompresa.
"Nessuno che mi capisce e dopo un po' ecco che mi abbandonano...", ma la verita' e' che anche quando non mi abbandonano, non mi basta, e allora? Perche', volenti o nolenti, si e' entita' separate.
Ma io e me stessa no. Sono e saro' sempre con me.
E allora mi devo trattare bene e rispettare. Ed ho il diritto di protestare alzando la voce, non stando male, facendomi le mie ragioni.
Ho il diritto e il dovere di divertirmi, di gratificarmi, di fare cio' che mi fa stare bene, di curarmi, di non negarmi di vivere perche' cmq non muoio di ansia (e l'ho piu' che mai testato e lo so bene) ed intanto lascio passare la vita senza divertirmi e assaporarla davvero.
E la vita dura un attimo, qs e' la verita' ed io la sto sprecando se continuo a cercare la compagnia, l'approvazione e la comprensione in altri invece che dall'unica persona che puo' darmi cio' che voglio profondamente. Me stessa.
Tutto il resto e' un dono.
martedì 19 aprile 2011
Questo e' un momento un po' difficile, bello, ma un po' difficile.
Cambiando casa (e completamente abitudini) pensavo che avrei dato un bello smacco alla mia ansia.... e' di qs giorni invece un bello scombussolamento... la mancanza di controllo sugli oggetti.... lo so lo so che dovrebbero essere minchiate, eppure mi mandano in tilt, sono fatta cosi'. Dovrei pensare positivo e dirmi che e' una situazione temporanea, che ci si sistema un poco alla volta che gli scatoloni spariranno, che lo spazio lo creeremo con nuovi arredi... eppure ho fatto tilt. Forse perche' come il mio solito vorrei tutto e subito a posto in un batter d'occhio sentendomi possibilmente anche comoda e a mio agio...
Quando non avevo le mie cose imputavo questa insofferenza alla mancanza delle mie cose, adesso che le ho la imputo al fatto che manchino mobili per organizzarle al meglio. E se una volta che ci saranno anche quelli qs sensazione non passasse? Qs ansia? Cosa faro'?
Cambiando casa (e completamente abitudini) pensavo che avrei dato un bello smacco alla mia ansia.... e' di qs giorni invece un bello scombussolamento... la mancanza di controllo sugli oggetti.... lo so lo so che dovrebbero essere minchiate, eppure mi mandano in tilt, sono fatta cosi'. Dovrei pensare positivo e dirmi che e' una situazione temporanea, che ci si sistema un poco alla volta che gli scatoloni spariranno, che lo spazio lo creeremo con nuovi arredi... eppure ho fatto tilt. Forse perche' come il mio solito vorrei tutto e subito a posto in un batter d'occhio sentendomi possibilmente anche comoda e a mio agio...
Quando non avevo le mie cose imputavo questa insofferenza alla mancanza delle mie cose, adesso che le ho la imputo al fatto che manchino mobili per organizzarle al meglio. E se una volta che ci saranno anche quelli qs sensazione non passasse? Qs ansia? Cosa faro'?
venerdì 25 febbraio 2011
I need - 24/02/2011
Non voglio trovare scuse,
non voglio piu' chiedere scusa,
non voglio nemmeno piu' sentirmi in colpa...
Sono cosi',
questa,
con le mie paure, emozioni, tensioni.
Non voglio piu' promettere che riusciro' in imprese impossibili
un giorno... ma quale giorno?
La realta' e' che quando soffri,
tanto,
non puoi dimenticare.
Puoi solo continuare
sapendo,
prima o poi, di nuovo di cadere,
e che ti devi rialzare ancora.
Sono stanca di non sentirmi a casa
con me stessa.
Mi manca il mio corpo
da molto tempo.
Ho voglia di non avere piu' paura,
di essere libera nei miei pensieri.
Ho voglia di avere orizzonti piu' ampi
e un poco d'aria oltre che di riposo.
Ho voglia di essere compresa,
non compatita,
anche da me stessa.
Vorrei capire qual e' la chiave giusta,
la chiave di volta,
che fa la differenza.
Non voglio trovare scuse,
non voglio piu' chiedere scusa,
non voglio nemmeno piu' sentirmi in colpa...
Sono cosi',
questa,
con le mie paure, emozioni, tensioni.
Non voglio piu' promettere che riusciro' in imprese impossibili
un giorno... ma quale giorno?
La realta' e' che quando soffri,
tanto,
non puoi dimenticare.
Puoi solo continuare
sapendo,
prima o poi, di nuovo di cadere,
e che ti devi rialzare ancora.
Sono stanca di non sentirmi a casa
con me stessa.
Mi manca il mio corpo
da molto tempo.
Ho voglia di non avere piu' paura,
di essere libera nei miei pensieri.
Ho voglia di avere orizzonti piu' ampi
e un poco d'aria oltre che di riposo.
Ho voglia di essere compresa,
non compatita,
anche da me stessa.
Vorrei capire qual e' la chiave giusta,
la chiave di volta,
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