sabato 23 dicembre 2006
martedì 12 dicembre 2006
Rieccomi qui,
tra le righe,
a pensare.
Ho riletto un po' tutto.
Un anno di strada che ha cambiato parecchio,
di me e dell'intorno.
Tra righe di segni e di pieghe ritorte.
Un anno di rabbia,
sconforto e stupore.
Un anno di freddo
e un bel po' di fatica.
Rileggo e mi vedo, non disconosco,
ma spero che il tempo mi abbia cambiata.
Un anno di dubbi e assai confusione,
di troppe parole per stenderle al sole.
Silenzio di stacco da pensieri e persone.
Distacco da alcuni di cui nulla mi pento.
Zavorra era appesa
da troppo al mio fianco.
Era tempo di fine
di voglia di andare.
Ora e' tempo di nuovo
e ricominciare ad amare.
venerdì 8 dicembre 2006
lunedì 10 luglio 2006
giovedì 15 giugno 2006
Ragazze, so che sembra quasi uno slogan per trascinare le masse ma, in realta', e' un urlo di stupore nel vedere che forse di uomini (quelli veri) qualcuno in giro c'e' n'e' ancora! E per UOMINI intendo quelli che non si fanno la ceretta, che non si depilano le sopracciglia, che non ci accompagnano dall'estetista per poi farsi fare anche loro un trattamento estetico nella stanzetta a fianco. Quelli che non sono perennemente confusi o che non hanno idea di come e' fatta una cassetta degli attrezzi. Quelli insomma che sanno rassicurarti anche quando sei presa dal panico... State per dire che non esistono? Lo pensavo anche io, poi ieri sera ho dovuto chiamare.... I VIGILI DEL FUOCO!
Ma quanto sono machi quando scendono dalla camionetta e ti raggiungono tosti e armati di tutto punto???? Ma come fanno ad essere sempre cosi' attraenti e sensuali anche quando esteticamente non lo sono piu' di tanto? Sono affascinanti. C'e' poco da star li'. Uomini che prendono la situazione in mano e sanno cosa fare. INSOMMA, capisco pure che faranno dei corsi per affrontare l'impatto umano.... ma allora non e' che si potrebbero istituire (ed obbligatori) gli stessi corsi per tutto il resto del genere "maschile" che si aggira libero in citta'???
martedì 2 maggio 2006
Io penso di non farcela veramente piu'.
mercoledì 19 aprile 2006
Roseti
Sembra che ci siano momenti particolari in cui le persone non possono fare altro che deludere... per me qs momento col passare degli anni coincide sempre con il mese di Aprile, in cui ormai mi succedono ogni sorta di cose. Ok, basterebbe far passare il mese e arrivare arrancando a Maggio, ma ogni volta il viaggio continua con qualche persona di meno ed il bagaglio arricchito di qualche foto ingiallita di piu'. Sara' normale, sara' l'andazzo delle cose, sara' la vita.... sia quel che sia, ma continua a ferirmi osservare persone vicine gettare la maschera per scoprirle molto diverse dalle sembianze precedenti... In questo momento mi sento in mezzo a un roseto... Mi ci sono trovata una volta, tanti anni fa, e per disciplinare rovi e arbusti mi ci sono inoltrata talmente da rendermi conto che non ne sarei uscita indenne. E cosi' fu nonostante calma e lentezza. Quel week-end rimediai ogni sorta di graffi, taglietti e di spine... mi sento cosi', senza peraltro il conforto del profumo di rosa. Stavolta le spine sono andate in profondita', sara' difficile toglierle. I tagli lasceranno cmq nel tempo qualche cicatrice. Ed io dovrei smetterla di inoltrarmi in roseti.
martedì 21 marzo 2006
giovedì 16 marzo 2006
domenica 5 marzo 2006
giovedì 2 marzo 2006
Non sempre la merda galleggia... ogni tanto per fortuna va anche a fondo!
Vivi Paolina, alla grande con la tua Geltrude!
venerdì 24 febbraio 2006
L'infinito
Sono giorni di leggera malinconia. Anche il cielo piange. E mi sembra che l'aria sia pervasa dalla tristezza cosmica di Leopardi. Affascina come questo autore affogava la sua tristezza (e diciamolo anche un po' di sfiga) tra versi e rime. Me lo ritrovo addosso, accanto, di fronte. E mi sorride mesto. Generazioni di studenti hanno immaginato quella collinetta solitaria ed il pensoso poeta intento ad osservare di la' da quella... ma io immagino che la piccola collina possa avere un altro nome, e allora provo a chiamarla Monte di Venere. Cosi' la prospettiva muta, si trasforma, e' tutt'altra... piu' dolce, intima, sommessa. Piu' seducente. Ancora tutto quadra e le parole sono ancora piu' belle nel loro nuovo significato, a formare un quadro semplice e toccante come un Caravaggio.
E questo mi pervade, mi scalda, mi avvolge. E la tristezza diventa miele sulle labbra... sulla pelle...
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
de l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
spazio di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.
mercoledì 15 febbraio 2006
A Monica e Paola
Molti pensieri mi affollano la mente. A volte non scrivo sul blog per mancanza di iniziativa e a volte avrei talmente tante cose da dire che alla fine il risultato e' il medesimo. Nel momento in cui scrivo una mia amica e' addormentata, senza sogni, in un letto di ospedale.
La stanno operando. Le hanno scoperto un tumore.
Ha 32 anni questa ragazza. Da poco e' stata adottata da una gattina che ha chiamato Gertrude. Una mattina ha aperto la finestra e si e' trovata dietro ai vetri una batuffola con un acutissimo miao. Ha chiuso la finetra e ha aperto quella accanto e si e' trovata la stessa gattina e lo stesso miao. Impossibile ignorarla.
Vuole vederla crescere, la sua Gertrude, diventare paffutella, viziata, indolente.
Ti sto pensando amica mia, so che sei in buone mani.
Si pensa di non avere mai nulla. Poi speri dagli accertamenti che, tutto sommato non sia grave, si risolvera'. E invece hai qualcosa... e questo qualcosa ti ha gia' attaccato su piu' fronti. Cosi' capita che il giorno di san valentino lo festeggi con tuo marito, si', ma in ospedale, mentre attendi il giorno dopo.
Ho timore, angoscia, ho tristezza. Ho perso un'altra amica il giorno di Natale.
Allora penso a quanto tempo perso. Quante preoccupazioni inutili. Quanto aspettare senza senso. Penso a quanti desideri irrealizzati, speranze soffocate, decisioni non prese. Penso a quante volte ho rinunciato a vivere, mi sono repressa per assecondare qualcun altro o per l'evolversi delle situazioni. Quante volte sono rimasta aggrappata senza senso al passato o quanto ho pensato al futuro senza mai vivere il momento presente.
E intanto la vita scorre.
E quando meno te lo aspetti, finisce.
lunedì 6 febbraio 2006
Lacrime, lacrime... Sono stanca... sono stanca di piangere. "Messieur, gradirei un po' di risate per il mio piatto vuoto". Mi chiedo quante siano fin qui le lacrime versate... riempirebbero un bicchiere? Oppure un secchio? Riempiono la mia vita pero'.
Lacrime di gioia
o dolore.
Lacrime di rabbia,
di stanchezza,
di abbandono.
Riempiono gli occhi
mentre svuotano l'anima.
Lacrime di silenzi
e parole sbagliate.
Lacrime che cadono,
scivolano,
percorrono,
si asciugano lasciando sale,
e pelle segnata.
Lacrime di ricordi passati,
di altri tempi,
e luoghi,
di altre persone.
Lacrime di abbracci presenti,
di occasioni mancate,
di finti rifugi e promesse
dove sparire il dolore.
Dove spartire il silenzio.
giovedì 26 gennaio 2006
Neve
Tutto bianco intorno a me,
ha nevicato questa notte.
Ha nevicato sui tetti delle case, sugli alberi, sui prati.
Una soffice coperta spessa,
quando la tocchi diresti che è calda
e invece si sfarina tra le mani,
si scioglie tra le dita e lascia gocce fredde
a intirizzire.
Ha nevicato questa notte
E gli alberi sono un po’ più appesantiti,
hanno rami che resistono,
che scricchiolano
e poi si scrollano.
Hanno freddo,
gli alberi,
nudi nell’inverno?
Urlano freddo verso il cielo
Quando i rami si protendono e si stendono
Spogli?
Guardi fuori dalla finestra nel caldo della casa,
tutto è calmo,
tutto tace,
niente sbavature,
ancora
nella linea uniforme,
bianca,
compatta,
esatta
del paesaggio.
martedì 17 gennaio 2006
lunedì 16 gennaio 2006
Rapporti Umani
Ogni giorno mi accorgo di quanto siano difficili i rapporti umani, e quanto sia difficile gestirli nella maniera migliore. Mi sforzo di mantenere la freddezza necessaria in discussioni che coinvolgono le questioni d'ufficio, dove nel tempo ho imparato che preoccuparsi, agitarsi e correre per risolvere le cose porta allo stesso risultato che si otterrebbe senza non muovere neanche un dito. Quindi l'ideologia che ormai mi pervade e' "se non si preoccupa chi e' pagato per essere responsabile, perche' dovrei preoccuparmi io?". Questo tipo di comportamento e' davvero in antitesi con i miei valori di impegno personale, di responsabilita' e di senso civico che mi e' stato insegnato... eppure guardandomi intorno vedo che si puo' fare ben poco, e quel poco spesso fa a noi stessi piu' danno che altro. Non si puo' sovvertire il sistema ne' andare in controcorrente. E' mia esperienza personale che il tanto impegno, la voglia di fare e di capire, il cercare di risolvere e di parlare chiaro ha portato ad avere problemi, delusioni, senso di impotenza nel subire decisioni sciocche e senza senso. Ma che mondo e' mai questo sapendo che, su 100 persone che potenzialmente potrebbero leggere questa mia riflessione senza rabbia e senza ardore, la maggior parte si troverebbe concorde? Ecco parole senza senso e senza originalita'. Mi trovo a non avere nessuna motivazione, ideale ne' speranza in questo modello di cultura che premia il piu' furbo e il piu' ladro. "Gli ultimi resteranno ultimi" credo che sia il titolo di un prossimo programma di satira che chissa' se andra' mai in onda... il problema e' che le cose non vanno bene affatto ma nemmeno talmente male da far si' che si cerchi di cambiarle per davvero. Vedo solo apatia e lassismo, lo stesso che pervade anche me, perche' in onesta' non mi sento di cavarmi fuori dalla massa. Forse si aspetta il super eroe di turno che si faccia carico dei problemi dell'umanita' e li risolva a sue spese e fatiche mentre noi potremmo finalmente riempire le pagine di giornali e telegiornali con vere notizie sensazionali... ma il problema e' che il cattivo con cui abbiamo a che fare non e' cosi' manifesto, cosi' pubblico e palese. E' piu' subdolo, strisciante, convincente... qui non ci vorrebbe un super eroe, forse basterebbe conoscere la storia. Uomini che sanno trascinare la massa ce ne sono sempre stati e hanno sempre fatto gli stessi errori. Errori pagati immancabilmente con la pelle e il sangue della gente, solo pochissime volte anche con la loro. In cuor mio temo sia piu' alta la probabilita' di essere adottati da un Achille saltellante in calzamaglia e mascherina che di riappropriarci di una identita' che avevamo, quella di una societa' di individui acculturati e pensanti.
mercoledì 11 gennaio 2006
STAFFETTA!
Ed eccomi a pertecipare nuovamente alla staffetta. Magari' dopo che avrete letto sicuramente non verrete piu' sul mio blog... ma tant'e', la staffetta non si puo' declinare. Eppoi, sono sincera, mi diverte! Quindi... ecco le mie 5 strane abitudini:
1- Tutte le notti dormo con il mio orsacchiotto di sempre. Mi fa compagnia ogni notte da quasi 30anni e ancora non mi e' chiaro se si tratta di un orsacchiotto o di un koala!
2- Quando sono a letto la coperta deve arrivare almeno a coprirmi le orecchie e deve essere ben rimboccata in fondo, altrimenti non dormo!
3- Quando faccio la doccia non metto MAI la testa sotto l'acqua, mi fa impazzire dal fastidio, quindi i capelli li lavo in un secondo tempo... nel lavandino!
4- Ciclicamente mi prendono i raptus del riordino della casa. Arrivo a togliere perfino le cose appese ai muri per il bisogno di vederli vuoti. Dopo qualche giorno ripristino in un altro ordine o con cose totalmente differenti.
5- Di notte non dormo se non ho accanto al letto la bottiglia dell'acqua sufficientemente piena, e se qualcuno di avvicina per prenderla, pur senza fare rumore, mi sveglio all'istante!
E io miei 5 reconditi desideri... questa e' piu' difficile!
1- Vorrei imparare a sentirmi soddisfatta fino in fondo di me stessa
2- Vorrei poter tornare indietro nel tempo per non dire piu' cose che hanno fatto soffrire
3- Vorrei non essere cosi' contraddittoria, complicata e maledettamente nostalgica ma avere un po' piu' di coraggio
4- Vorrei che le persone a cui voglio bene potessero avere sempre serenita' e salute
5- Vorrei che nella vita non ci si dovesse mai separare da chi si vuole bene
Riconosco che sembrano frasi studiate per suscitare la lacrimuccia... in realta' ci ho pensato su parecchio a cio' che desidero e potrei dire "un sacco di soldi", "una bellissima casa"... ma poi la verita' forse e' che per me le cose materiali non hanno poi molta importanza. Cio' che ho elencato e' cio' che desidero e spero che alcune cose si possano davvero avverare.
Passo la palla a quelli che leggono e che hanno voglia di raccogliere!
martedì 3 gennaio 2006
Buon Natale!!! Buon Anno!!! E, a questo punto, Buona Epifania!!! ;-))))
Ed in effetti si', e' davvero tanto tempo che non scrivo. "Se ti piace il mondo della rete... perche' non ti sei piu' fatta sentire?" - dicono le vostre vocine (che ringrazio dei calorosi commenti). Ebbene... semplicemente mi e' sembrato di non avere piu' niente da dire e da pensare. Lo so che sembra impossibile con tutto quello che succede nel mondo e addosso a noi stessi, eppure e' cosi'. Mi e' sembrato che le mie parole potessero semplicemente essere vuote e inutili... pensieri persi, disconnessi e di ben poco interesse e mi sono detta "ok, scrivero' quando' avro' qualcosa di pregnante e di pubblico interesse!". Ma la verita' e' che so scrivere semplicemente di me, di cio' che mi accade e di cio' che vedo intorno... La verita' e' che a tratti sono confusa e a tratti procedo invece coi piedi di piombo, non permettendo a niente e a nessuno di buttarmi a terra diventanto talvolta anche "ruvida" o silenziosa. Tutto sommato sono momenti faticosi quando ci si trova a riflettere, a valutare, a ricordare, nella speranza di non commetere errori gia' fatti per cadere nella certezza di farne di nuovi. Ci sono momenti in cui semplicemente non ho voglia. Non ho voglia di uscire piu' del necessario perche' fa davvero freddo. Non ho voglia di corrugare ancora una volta le sopracciglia perche' sarebbe fatica semplicemente sprecata. Non ho voglia di essere polemica ne' accomodante sulle stesse questioni sentite piu' volte. Ho voglia di un altro posto e un altro tempo, di altri colori e sapori ed umori.Ho voglia di essere me stessa fino in fondo senza mediazioni e senza alcun perche'. Senza domande o risposte o progetti... Ho voglia di essere serena... tanto per cambiare la routine! Di chiudere gli occhi e per un momento, un solo unico momento, affidarmi a qualcuno che non mi fara' cadere a terra, che non mi fara' sentire freddo, che non mi fara' delle domande, che mi lasci i miei tempi. Utopia? E' probabile.